Iaido - L'arte dell'estrazione della spada

La cultura giapponese è profondamente legata alla spada, che è tuttora uno dei tre oggetti il cui possesso è richiesto all'imperatore. La leggenda vuole che il Giappone stesso sia nato da una lama immersa nel mare, che al momento di uscire dalle acque abbia lasciato, come gocce, le isole.

Spada e samurai hanno costituito per secoli un binomio inscindibile. Grazie a una coincidenza di più fattori in Giappone la spada si è potuta evolvere in base a esigenze diverse, raffinandosi a livelli estremi sia come arma che come forma d'arte.

In tempi più recenti, anche con il contributo fondamentale di maestri come Jigoro Kano, creatore del judo moderno, nacquero discipline di studio e pratica della spada come il kendo e lo iai do, o più semplicemente iaido.

La disciplina dello iaido, come la frase giapponese da cui è stata estratta l'espressione iai, è più orientata alla quotidiana prontezza a qualsiasi situazione che a una lunga battaglia. Lo iaido è, essenzialmente, l'"arte di estrarre la spada", partendo da posizioni sia neutre che di guardia. Nello iaido la spada (katana) è inizialmente a riposo, invece che estratta come nel ken jitsu e nel kendo. Le tecniche iaido si compongono dunque da una fase di estrazione dell'arma (nukitsuke), da un momento il più breve possibile per raggiungere uno stato di prontezza all'uso, al ritorno della spada nel fodero (saya).

Essendo da decenni legato alla scuola tradizionale di ju jitsu Hontai Yoshin Ryu, il Judo Club Udine ne propone le tecniche della spada evolute dal ramo Yamaguchi Ha della scuola Toyama Ryu.

Con lo iaido Toyama Ryu Yamaguchi Ha, di cui è rappresentante ufficiale in Italia, il Judo Club Udine contribuisce dunque a preservare e diffondere elementi storici e culturali giapponesi in uno studio e una pratica in cui gli aspetti "do" dello iaido si alternano a quelli più antichi del "jutsu", costruendo un ponte tra mondi e periodi diversi.